La Slovenia è un piccolo Paese, con circa 2 milioni di abitanti, confinante a sud con la Croazia, ad est con l'Ungheria a nord con l'Austria e ad ovest con l'Italia. Nonostante le sue modeste dimensioni, la Slovenia è una terra che offre praticamente tutto: mare e spiagge, montagne e ogni tipo di clima e disparate specialità culinarie. La sua capitale Ljubljana è una città eterogenea e con una forte coscienza e responsabilità ecologica; infatti l'uso dei veicoli in centro è davvero molto limitato e le piste ciclabili sono ovunque.
CENNI STORICI SULLA SLOVENIA
Quello che oggi è il territorio sloveno, fui abitato già da genti nella preistoria, ed infatti tracce e testimonianze della presenza dell'uomo 250,000 anni fa sono giunte fino a noi! Anche i Romani regnarono in Slovenia, stanziandosi a Ljubljana, che chiamavano Emona. Nei secoli V e VI fu invasa da popolazioni come gli Unni e da alcune tribù germaniche che si spostavano verso i territori italici. Dopo che i longobardi lasciarono la zona, le ultime tribù slave che rimasero avviarono processi di migrazione verso l'area alpina.
Durante il Medioevo, la popolazione slava dei Carantanian, che rappresenta gli antenati degli Sloveni, accettò il cristianesimo portato in quella terra dai missionari irlandesi. Nel XIV secolo la maggior parte del territorio fu sotto l'Impero asburgico, che in seguito venne attaccato dall'impero Ottomano. Nel 1797 la Francia destituì la Repubblica di Venezia la Slovenia veneziana passò sotto l'impero austriaco. Il XIX secolo vide una rinascita ed un ritorno della cultura slovena e della lingua, una ricerca nazionalista dal carattere romantico verso l'autonomia culturale e politica.
La prima guerra mondiale segnò profondamente la Slovenia, che dovette contare molti morti tra le sue genti, il partito della gente slovena avviò un movimento atto all'auto determinazione e che potesse creare uno stato semi indipendente nel sud della Slovenia, sotto il governo Asburgico. Cominciarono a prendere forma il regno di Serbia, Croazia e Slovenia, che successivamente divenne la Jugoslavia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Slovenia fu l'unico Paese, dell'Europa odierna, ad essere suddivisa in parti uguali ed annessa alla Germania nazista e all'Italia fascista. Fu durante al seconda guerra mondiale che la Slovenia divenne parte della Jugoslavia federale. In seguito venne istituito uno stato socialista e nel 1948 a causa della divisione tra Stalin e Tito le libertà economiche e personali erano di gran lunga più ampie ed evidenti rispetto a qualsiasi altro paese del blocco orientale. La richiesta di indipendenza cominciò alla fine degli anni '80, seguendo anche la scia delle rivolte: 88% degli aventi diritto al voto votarono a favore di una Slovenia sovrana ed indipendente e dal 1992 fu riconosciuta dal mondo intero come stato indipendente. Nel 2004 la Slovenia divenne un Paese membro europeo.
COSA VEDERE IN SLOVENIA
Sono molte le cose da fare e vedere in Slovenia, sia in termini di natura che bellezze di natura architettonica. Si comincia dalla capitale, e precisamente dal castello del 16° secolo di Ljubljana, è possibile prendere la funivia per raggiungere il castello che si trova in altura e da lì fare un passeggiata ed una visita nei dintorni. Sotto il profilo architettonico, uno degli edifici più interessanti della capitale è la Biblioteca nazionale ed Universitaria, progetto del 1941 di Jože Plečnik.
Un altro centro da non perdere è Bled, a nord ovest della capitale, si torva su un lago dalle acque verdi smeraldo. Per chi è alla ricerca di belle spiagge allora consigliamo la città di Piran, che offre anche tante piccole viuzze labirintiche del periodo veneziano. A est di Piran spostandosi verso l'interno, si raggiunge Škocjan, che conserva un sistema di grotte splendido, e dal 1986 patrimonio dell'Unesco. Si tratta di uno dei sistemi di grotte più importante al mondo ed assolutamente da non perdere! Gli amanti della natura in Slovenia possono vivere un'esperienza bellissima scalando il monte Triglav, la cima più alta del Paese circa 2,863.65 metri e situato sulle Alpi Giulie. In cima alla montagna c'è una piccola struttura in metallo, Aljaž Tower, che funziona come rifugio e come punto di triangolazione.
COSA MANGIARE IN SLOVENIA
La tradizione culinaria slovena è varia e molteplice tanto quanto sono le sue regioni ed i paesaggi; ed ha una tradizione centenaria: il primo libro di cucina risale al 1798. Uno dei piatti principali sono le zuppe, pietanza molto popolare e preparata con una gran varietà di ortaggi e verdure, o a base di carni; ad esempio la zuppa a base di funghi, o quella a base di spaghettini e manzo, spesso servita durante il pranzo della domenica. In Slovenia si produce un ottimo olio d'oliva, dal sapore leggermente più piccante amaro e fruttato rispetto all'olio d'olivo prodotto nel mediterraneo. Nanosa è un formaggio di latte di mucca dal sapore intenso, con dei piccoli buchetti grandi quanto dei piselli. Idrija žlikrofi è un piatto a base di gnocchetti di patate bolliti e preparati con cipolle e lardo e poi serviti con una varietà di salse e sughi, incluso il gulasch. Karst prosciutto è una carne affumicata, prodotta nel sud della Slovenia seguendo la preparazione tradizionale della zona del Carso.
Una piatto tradizionale invernale è lo Jota, dal momento che in inverno si aveva una disponibilità esigua delle materie prime, allora bisogna essere sapienti nell'utilizzo e veniva preparato combinando rape, cavoli, patate e fagioli, Štefani pečenka è un piatto a base di una pagnotta di carne con all'interno un uovo bollito spesso gustato durante i periodi di festa. Come dessert non perdere Prekmurska gibanica, un pasticcino molto popolare nella zona di Prekmurje e fatto di otto strati, ognuno farcito con mele, ricotta, semi di papavero, noci e uva passa.
La birra più diffusa in Slovenia è la Pale lager, i marchi più diffusi sono Laško e Union, anche se esistono tanti altri piccoli birrifici. Dai tempi dei Celti e degli Illiri, la Slovenia ospita la produzione di vino; per questo motivo è possibile trovare qui un ottimo Chardonnay o Sauvignon ed un vino di uve indigene Zelen. Il 75% della produzione è vino bianco e uno dei vini più rinomati è il Jazbec frizzante Terrano.
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