Città siciliana, nota come Porta della Sicilia, Messina si trova all’estrema punta nord orientale della regione e rappresenta il primo porto in Italia per traghetti e scalo passeggeri.

Nel 1908 la città fu quasi interamente distrutta da un terremoto, e la sua ricostruzione cominciò a partire dal 1912, dando vita ad una città molto ordinata con vie ampie e a griglia. Questa fase di ricostruzione coinvolse anche il Campanile del Duomo, che oggi ospita il più complesso e grande orologio astronomico del mondo.

Puntiamo una lente d’ingradimento per scoprirne significati e particolarità!

A mezzogiorno un sistema di leve ed ingranaggi fa si che le statue di bronzo, visibili sulla facciata della piazza, si muovano: suoni ed Ave Maria di Schubert rendono il tutto un splendido spettacolo.

Partendo dal basso…

Sono tante le rappresentazioni allegoriche, al livello più basso sono rappresentati i giorni della settimana, ciascuno caratterizzato da una divinità greca, portata in trionfo da un carro e trainato da un animale diverso: Apollo trainato da un cavallo la Domenica, Diana tirata da un cervo il Lunedì, il Martedì è tempo di Marte e del carro tirato da un cavallo e Mercoledì di Mercurio con una pantera, Giovedì appare Giove su un carro trainato da una chimera, Venere ed una colomba Venerdì e Sabato fa il suo ingresso Saturno su un carro tirato da una chimera.
C’è anche il carosello delle età, quattro statue raffiguranti le fasi della vita: infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia, che ogni quarto d’ora sono al centro della scena. A scandire il corso della vita vi è la rappresentazione della morte: uno scheletro che muove la sua falce contemporaneamente al suono della campane delle ore.

Sopra a questo Carosello delle età, al termine del canto del gallo, si apre un terzo ripiano dove appare una colomba che compie un giro sul monte e da quel suolo si solleva lentamente una chiesa, che è appunto la Chiesa di Montalto.

Salendo ancora un po’, quattro scene bibliche si alternano in base al calendario liturgico. Cosicché da Natale all’Epifania ”Adorazione dei pastori”, dall’Epifania a Pasqua ”Adorazione dei Re Magi”,da Pasqua a Pentecoste ”Resurrezione di Gesù”,da Pentecoste a Natale ”Discesa dello Spirito Santo”.

Più in alto un omaggio alla Madonna della lettera, patrona di Messina: nel campanile, poco dopo mezzogiorno, un angelo porta la lettera (inviata dalla Vergine al popolo messinese, promettendo protezione alla città) a Maria e seguono, dopo di lui, S.Paolo e gli ambasciatori messinesi. Ciascun personaggio s’inchina sfilando dinnanzi alla Vergine.

Le ore e i quarti sono battuti da due statue in bronzo, che raffigurano Dina e Clarenza: le due eroine che difesero Messina dalle truppe Angioine durante la guerra dei Vespri Siciliani.

Tra queste si erge il Gallo, simbolo del risveglio, che poco dopo mezzogiorno e dopo che il Leone abbia ruggito, batte le ali e solleva la testa cantando il suo verso per tre volte.

Alla sommità della torre campanaria c’è il Leone simbolo della Provincia di Messina e della forza, che a mezzogiorno dà inizio al movimento degli automi, agitando la bandiera, muovendo al coda e girando la testa verso la piazza, ruggendo per tre volte.

Il lato del Campanile che si rivolge verso la Chiesa, offre ai nostri occhi la parte astronomica, suddivisa in Calendario perpetuo - su un grande disco sono segnati i giorni, mesi ed anni ed un angelo marmoreo indica con una freccia il giorno; il Planetario - raffigurante il sistema solare, con al centro il sole e attorno i nove pianeti, che ruotano intorno ad esso; la Luna - suddivisa in due emisferi uno dorato ed uno nero, mostra in modo alternato le sue facce, in sincronia con le fasi lunari.

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Puoi raggiungere il Porto di Messina da Salerno con la compagnia Caronte & Tourist, che collega i due porti 6 volte a settimana, con una traversata della durata di 9 ore.

La città di Palermo è collegata dai porti di Civitavecchia, Livorno, Genova, Napoli, Salerno e Cagliari, e le compagnie operanti su queste tratte sono GNV, Grimaldi Lines, Tirrenia

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