L’Arcipelago Toscano con le sue isole maggiori ed altri isolotti del Mar Tirreno costituisce dal 1996 il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che rappresenta uno straordinario esempio di incontro tra patrimonio marino e patrimonio di terra.

Le principali isole che danno vita al Parco Nazionale sono Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri.

Il Parco oltre che tutelare l’ambiente e le specie, ne assicura la conservazione e la biodiversità. Scopriamo da vicino le peculiarità:

• Il Santuario dei Cetacei è un’area protetta internazionale, istituita in partnership con Italia, Francia e Principato di Monaco, affinché possa essere garantita la tutela dei mammiferi marini ed il loro habitat. Durante i mesi estivi, quest’area offre una sorprendente presenza di cetacei di ogni specie presente nel Mediterraneo ed è così che balenotteri, delfini, capodogli e tanti altri popolano le acque del santuario.
• Il Santuario delle Farfalle, sull’isola d’Elba, si snoda su un percorso di circa 2 km ed offre al visitatore la possibilità di incontrare più di 50 diverse specie di lepidotteri comuni e di quelli meno conosciuti, come ad esempio la Polissena, ritornata dopo settant’anni di assenza, la Cleopatra con i suoi vivacissimi colori, la Tecla con le sue ali dal colore blu scuro, le Giasone variopinte ed eleganti. Lungo il percorso tanti pannelli e cartelli che permettono al turista di conoscere ed avere informazioni sulle specie e sulle caratteristiche ambientali che queste prediligono.
• Sempre sull’isola d’Elba un interessantissimo progetto è L’orto dei Semplici Elbano, a cui si accede per mezzo di un viottolo segnato da cipressi, mare e macchia mediterranea. Un ampio prato accoglie il visitatore in quest’Orto, suddiviso in dieci differenti zone tematiche. Armonia e natura sono alla base di questo luogo coinvolgente e particolarmente adatto ai turisti che hanno voglia di conoscere e scoprire a stretto contatto con la natura. I dieci orti sono la macchia mediterranea, il pergolato, la flora delle dune marine, le piante sacre delle civiltà antiche, le piante degli antichi giardini elbani, il labirinto, l’anfiteatro, il giardino delle farfalle, il frutteto ed il campo grande. Obiettivo di questo progetto è quello di conservare e valorizzare gli elementi che sono protagonisti di ciascuna area tematica, e quindi vi è una forte attenzione verso le specie naturalistiche, verso le specie di interesse farmaceutico e agrario dell’Arcipelago. Poco distante da qui il viaggiatore non potrà perdere una visita all’eremo di Santa Caterina d’Alessandria, chiesa costruita intorno al 1600 sulla base di una più antica costruzione datata almeno due secoli prima.
• Da non perdere all’interno dell’area Parco sono le miniere di ferro rimaste attive fino alla fine del secolo scorso. L’estrazione dei minerali ebbe inizio sull’isola d’Elba grazie alla popolazione degli Ilvates, un popolo ligure, a cui seguirono poi gli Etruschi ed i Romani.

Le isole che fanno parte di questo straordinario Parco Nazionale si presentano al turista come eccellenze nella produzione di vini e prodotti agroalimentari, che insieme alla natura costituiscono il patrimonio da salvaguardare e custodire.

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Sono tante le rotte che collegano l’Italia terraferma con le isole dell’Arcipelago Toscano: Isola d’Elba, Isola del Giglio, Pianosa, Capraia, Giannutri e Gorgona.

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