La vivace Tangeri, chiamata anche “Città Bianca”, si trova nel nord del Marocco, ed è una meta perfetta di viaggio da raggiungere dai porti italiani.

Alle spalle una storia ricca di popolazioni e culture che si sono avvicendate, lasciando traccia nelle tradizioni e nella struttura architettonica della città: fenici, cartaginesi, romani, bizantini, arabi, portoghesi e britannici.

Incamminiamoci in un tour alla scoperta di luoghi ricchi di fascino, profumi e colori…

Perdersi nei vicoli della Medina, il labirinto di stradine, e ritrovarsi nella piazza del Piccolo Socco, pittoresca piazza che pullula di gente, grazie alla presenza del mercato più animato di Tangeri, nella Piazza ci si imbatte anche nella Grande Moschea.

All’interno della Medina, si trova la parte fortificata: la Kasba, in cui si erge maestoso Dar el-Makhzen, il palazzo seicentesco del sultano, e la presenza di tanti minareti a ridosso del mare.

Spostiamoci di circa dieci km dal centro di Tangeri e giungiamo a Spartel Cape, il capo in corrispondenza dello stretto di Gibilterra. Questo punto della città è il luogo in cui le acque dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo si incontrano, questo è ed è stato in passato il fulcro degli scambi commerciali, è crocevia di Tangeri. In quest’area visitiamo uno dei siti più spettacolari del nord Africa: Le Grotte di Ercole.

Attorno a queste grotte, le più grandi del continente africano, aleggia un’atmosfera di mistero e legata alla mitologia. Le Grotte di Ercole hanno una storia che risale al 2500 a.C.: sono considerate la dimora del glorioso Hercules, che combatteva contro i pirati. Molte sono le storie legate a questo luogo...c’è chi sostiene che un tempo Europa ed Africa fossero un unico continente e che questa regione separasse il Mare Romano - il Mediterraneo appunto, dal Mare delle Tenebre - l’Oceano Atlantico. Il mito narra che Atlante, figlio di Nettuno, avesse tre figlie che vivevano in un bosco dove Atlante pose una mela d’oro custodita da un mostro. Ercole sconfisse il mostro, ma dopo questa battaglia preso dalla rabbia colpì con un pugno la montagna facendola crollare e unendo le acque verdi dell’Oceano Atlantico con le acque azzurre del Mediterraneo, separando l’Europa e l’Africa. Una seconda storia narra che Ercole era prigioniero nelle grotte ed un giorno, volendo creare una via d’uscita, ci provò con un pugno, che causò lo spacco che oggi appare ai nostri occhi con la forma della cartina africana. Il pugno causò la divisione dei due continenti Africa ed Europa.

Il tunnel sotterraneo delle grotte è lungo circa 30 chilometri, appena dentro comincia l’avventura, in quella cavità in cui il mar Mediterraneo incontra l’Oceano, un’aria fresca ti da il benvenuto, e puoi godere della finestra naturale che ricorda l’immagine della cartina geografica del continente africano.

Tangeri, che deve il suo nome al nome della moglie di Ercole Tanjas, è una meta d’obbligo per i viaggiatori in visita in Marocco, grazie al giusto mix di storia, cultura e natura.

TRAGHETTI MAROCCO

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Puoi raggiungere Tangeri dai porti italiani di Livorno e Genova. Le partenza da Genova sono operate da Grandi Navi Veloci, due volte a settimana ed il viaggio ha una durata di circa due giorni. Dal porto di Livorno puoi raggiungere Tangier Med con Grimaldi Lines, due volte a settimana e la traversata dura circa 60 ore.

Grimaldi Lines opera una volta a settimana anche sulla tratta Barcellona Tangier Med, il viaggio dura 35 ore e 40 minuti. Puoi raggiungere Tangeri da Barcellona anche con la Compagnia GNV, che offre due itinerari settimanali della durata di 32 ore.

Ci sono collegamenti operati da GNV dal porto francese di Sete per Tangeri, il viaggio dura circa 40 ore ed è effettuato due volte a settimana; e per Nador, la traversata dura 29 ore e si effettua una volta a settimana.

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