Nell’Africa del Nord, bagnata dal mar Mediterraneo, la Tunisia ci regala una cultura tra moderno ed antico, feste ed eventi tradizionali che sono il frutto delle tradizioni dei popoli che nel corso della storia si sono succedute su questa terra.

Uno degli eventi caratteristici e colmo della tradizione più antica è sicuramente il matrimonio tunisino. Tanti sono gli elementi che variano di regione in regione, scopriamo oggi quelli che lo rendono così speciale, e festa sia…

Il matrimonio tunisino dura sette giorni, i giorni che precedono la celebrazione dell’unione sono ricchi di riti che coinvolgono le famiglie dello sposo e della sposa.

Il colore predominante è il rosso: rosso è il vestito sfarzosissimo della sposa e rosso è l’henna tatuato su mani e piedi.

Il primo giorno è quello dei regali: le amiche della sposa portano doni a casa e si organizza una festa per festeggiare l’evento.

Segue la giornata dello Zez: la sposa porta il corredo nella casa che condividerà con il suo futuro marito, lenzuola, tessuti fatti a mano, persino i saponi!

Il terzo giorno è quello chiamato Bienna, in quest’occasione gli uomini della famiglia dello sposo fanno visita alla famiglia della sposa ed il padre di lei dona una somma di denaro al padre di lui, un prezzo simbolico della donna, in seguito si legge il Corano e si prega perché il matrimonio abbia una buona riuscita.

Il giorno dell’Henna, la sposa con amiche e parenti vanno all’hammam, riservatole per l’occasione: tutte le donne presenti si prendono cura di lei e si festeggia  tra massaggi, lavaggi, profumi e maschere di bellezza. In quest’occasione le mani e le piante dei piedi vengono decorate con l’Henna - una pianta, di cui si seccano le foglie e una volta sbriciolate si mischiano con l’acqua diventando una pasta rossa. La colorazione di solito avviene per due o tre giorni consecutivi, e vengono disegnati meravigliosi arabeschi, che diventano neri e sono di buon auspicio.

La festa dell’Henna Kebira - grande hennè in cui la sposa è sempre la protagonista: lo sposo si reca in casa della sua amata con una banda e cibo che verrà utilizzato per la preparazione della cena - agnelli, cuscus, insalata msciuiya. Al tramonto arriva il notaio con il contratto matrimoniale, i due vi appongono la propria firma e cominciano i festeggiamenti, ancora durante questa serata viene fatto l’Henna in presenza di tutti i parenti, gli uomini invitati si sporcano solo la punta del dito mignolo di henna, come segno di virilità.

La sposa è solita indossare in quest’occasione un abito tradizionale col velo che le copre il viso e con ori ricamati e cuciti sul vestito e lo sposo indossa di solito un pantalone arabo ed una giubba. I festeggiamenti continuano in casa dello sposo con canti e donne sedute per terra che urlano sotto la luna ed in casa della sposa, questa danza con indosso gli abiti del matrimonio davanti alle altre donne della sua famiglia.

Un giorno di pausa dai riti e festeggiamenti è il Raha, utile per riacquistare le forze ed affaccendarsi per gli ultimi preparativi.

Il grande giorno è Ers:  sulla Djefa ( la sedia sul cammello) la sposa viene condotta dallo sposo. Vestita di rosso e coperta d’oro, sul suo trono, come una regina, la sposa in un cortile attende il suo uomo, le sue mani decorate con l’hennè, più volte coprono e scoprono il viso, come un addio alla sua casa paterna. Arriva lo sposo, le si siede accanto e si scambiano gli anelli.

Seguono festeggiamenti, balli e banchetti e i due nuovi sposi seduti su loro “trono” tazdira vengono ammirati e festeggiati da tutti, circondati da doni e regali.

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