Tra sole e cultura oggi si parte alla volta della Sicilia, terra di miti e tradizioni, dove per secoli, dai Greci ai Romani, dagli Ostrogoti agli Spagnoli, genti da tutto il mondo hanno tentato di imporvi il loro dominio, lasciando tracce significative del loro passaggio.

La Sicilia infatti vanta di un numero elevato di templi di origine classica, greca nello specifico, che hanno resistito al trascorrere dei secoli e che oggi il turista può visitare per apprezzarne la maestosità. Ovviamente questo non stupisce, dal momento che la regione fu una colonia greca per oltre cinque secoli.

Nei pressi di Trapani infatti sorge il Tempio Grande di Segesta del V sec. a.C., così come il meraviglioso Tempio di Hera nell’area archeologica di Selinunte.

Nell’attuale località di Termini Imerese, invece, un tempo si ergeva Himera, un’importante colonia greca di Sicilia. Qui si può visitare il Tempio della Vittoria, costruito in seguito alla vittoria dell’esercito di Siracusa contro di Cartaginesi nel 648 a.C.

Il luogo più emozionante per i veri appassionati di storia è ad Agrigento nella Valle dei Templi, un’area archeologica, parte della World Heritage List dell’UNESCO, che conserva importantissimi templi dorici del periodo ellenico, circa dieci, immersi tra ulivi centenari e mandorli, in un parco di circa 1300 ettari.

Tra i templi emerge il Tempio  della Concordia, un edificio che per il suo stato di conservazione risulta essere uno dei luoghi sacri dell’antica Hellas più notevole al mondo. Nella parte orientale del sito si trova il Tempio di Demetra, e poco distante il Tempio dei Dioscuri (Castore e Polluce), forse dedicato in realtà a Persefone e Dionisio, le divinità della Terra.

In questi posti, non è affatto difficile sentirsi partecipi di un’era ormai lontana, ma che persiste e dura; così tra i colonnati e le meravigliose strutture architettoniche non possiamo far altro che restare con il naso all’insù ed ammirarne la bellezza.

E’ bello pensare che proprio in questi luoghi sacri pagani si celebrassero feste e riti che in un modo o nell’altro restano ancora vivi ai giorni d’oggi. Oltre a rappresentare luoghi di interesse storico culturale ed artistico, i templi siciliani ci riportano indietro nel tempo in cui avvenivano celebrazioni e feste in onore dell’Autunno!

L’autunno, tempo di vendemmia, animava il mondo greco con Feste Dionisiache (o Antesterie) dove tra danze, musica, banchetti sfrenati e sacrifici si onorava Dionisio (Bacco per i Romani) per il vino nuovo. Si mettevano in scena tragedie e commedie e si esibivano cori lirici. Sempre durante la stagione autunnale, ogni cinque anni, i greci festeggiavano anche le Efèstie, ossia le feste in onore del dio pagano Efesto, dio del fuoco. Si tenevano processioni e sacrifici, e soprattutto gare di corsa con fiaccole accese (lampadodromie) in onore dell’omonimo dio.

Sul finire di Ottobre le Tesmofòrie: le feste dedicate a Demetra, dea del grano e dell’ agricoltura. Le donne erano le vere protagoniste di questa celebrazione che si teneva in diverse giornate. In un primo momento le fanciulle si recavano presso il santuario della dea; seguiva una giornata di digiuno accompagnato da strani rituali misteriosi. Durante il terzo giorno un grande banchetto accompagnato da riti e sacrifici: le donne invocavano Demetra affinché garantisse una numerosa e sana generazione alle donne.

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